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Contratto funzioni locali: le prerogative sindacali

Da 30 anni e forse più il potere contrattuale è sceso ai minimi termini, materie rilevanti come l’organizzazione del lavoro e il piano occupazionale sono fuori da ogni tipologia di contrattazione con le Rsu, si è fatta strada prima la concertazione e poi il mero diritto all’informazione che spiana la strada a una tacita accettazione sindacale delle decisioni assunte e calate dall’alto sulla forza lavoro.
Contratto dopo contratto le materie oggetto di contrattazione si sono ridotte ai minimi termini, il ruolo delle Rsu è uscito indebolito anche con l’avvento delle commissioni paritetiche alla presenza dei soli sindacati firmatari di contratto.
Qualche cambiamento, irrisorio o perfino peggiorativo nella sostanza, arriva tuttavia con l’ultimo contratto nazionale di inizio agosto 2022.

Le “novità”:

Art. 4, Informazione: Gli atti di organizzazione degli uffici e dei servizi devono essere comunicati per scritto alle OOSS firmatarie del contratto e alla Rsu, stesso discorso vale per il Piano triennale di fabbisogno di personale sul quale dovrebbe invece avvenire un confronto preventivo al fine di far conoscere alla parte pubblica proposte e indicazioni della parte sindacale. La parte datoriale deve comunicare per scritto le novità almeno 5 giorni prima della adozione degli atti, un lasso di tempo insufficiente per far valere il punto di vista dei lavoratori e delle lavoratrici. Stesso discorso vale per i report semestrali, previsti negli Enti più grandi ma non nei piccoli, su materie anche queste escluse dalla contrattazione come ore di straordinario, contratti a tempo determinato, affidamento a soggetti terzi di attività dell’ente in assenza di trasferimento del personale. Al momento dell’informazione, la parte sindacale ha 5 giorni di tempo per chiedere di attivare l’istituto contrattuale del confronto che non permetterà tuttavia di cambiare in sostanza le posizioni della parte pubblica (confronto che dovrà esaurirsi entro i 30 giorni successivi). Questo confronto non permette di incidere realmente sulle decisioni avvenute modificandone i contenuti o rivedendo i rapporti di forza, lo ripetiamo ancora una volta per rendere l’idea di un contratto che non accresce il potere contrattuale e di acquisto.

Su cosa avviene il confronto? Sulle seguenti materie: lavoro agile, progressioni verticali, adozione di misure a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici per prevenire aggressioni, mobbing e su alcune materie, secondarie, riguardanti il personale educativo.

La Rsu viene indebolita dalla nascita dell’Organismo paritetico per l’innovazione.

la contrattazione? Sulle Peo, sulle deroghe al contratto nazionale come l’aumento dei turni notturni (si persevera con il sistema delle deroghe che rafforzano il potere datoriale a solo discapito di regole valide erga omnes all’interno del ccnl) la cosiddetta ripartizione delle risorse del Fondo che poi avviene con i soliti ricatti (se vuoi dall’Amministrazione risorse ulteriori nella parte variabile devi cedere sull’aumento delle specifiche responsabilità attribuite senza criteri oggettivi o sull’aumento delle vecchie Posizioni organizzative).

Cosa resta alla contrattazione? Alcune novità sono assai preoccupanti quali la contrattazione sugli incentivi economici per le attività ulteriori rispetto a quelle individuate nel calendario scolastico per il personale degli asili nido, delle scuole dell’infanzia, delle scuole gestite dagli enti locali e per il personale docente addetto al sostegno anche presso le scuole statali. Tradotto in altri termini aperture extra calendario scolastico senza assunzioni ulteriori ma solo con incentivi economici a mero discapito di nuova occupazione. Da contrattare poi la percentuale di personale a cui assegnare una quota maggiorata della produttività, i cosiddetti ‘super bravi’, una norma così iniqua da essere invisa anche a numerosi esperti e tecnici della Pa ma non ai sindacati che continuano ad avallarla salvaguardando quel meccanismo iniquo e divisorio della performance che ha solo sottratto parti di salario alla forza lavoro.

Un contratto nazionale dovrebbe rafforzare il potere di acquisto e di contrattazione senza fornire gli strumenti alla parte datoriale per limitare l’azione sindacale, l’esatto contrario di quanto avvenuto con l’ultimo ccnl funzioni locali.

Delegati e lavoratori indipendenti Pisa

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