ROMA, 3 febbraio 2004 - AgenParl - “Perché, unico caso in azienda, un provvedimento disciplinare dell’Alitalia è stato notificato a un solo dirigente sindacale e precisamente ad Antonio Amoroso del CUB Trasporti?”. Lo chiede in un’interrogazione al ministro del Lavoro, Roberto Maroni, l’on. Paolo Cento (Verdi).
Il parlamentare continua chiedendo al Ministro del Lavoro “se sia a conoscenza dei motivi per cui l’Alitalia abbia deciso di colpire, con un provvedimento disciplinare, un solo lavoratore e dirigente sindacale, quando alla manifestazione spontanea del 14 gennaio scorso hanno partecipato, evidentemente, circa 800 dipendenti, tra i quali diversi dirigenti appartenenti a tutti i sindacati del settore”.
ANCORA IN ALTO MARE LA CONCLUSIONE DELLA VERTENZA ALITALIA AL TAVOLO MINISTERIALE.
ROMA. 3 febbraio 2004- AgenParl - A distanza di un mese, dall’ormai lontano accordo di Palazzo Chigi del 29 dicembre scorso, rimangono ancora un puro esercizio accademico gli incontri delle parti - Governo, Alitalia e sindacati - susseguitisi al tavolo negoziale, presso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. L’inconcludenza e il dilungarsi delle trattative potrebbe rivelarsi una pericolosa trappola, volta a rallentare e a raffreddare mobilitazione e scioperi, dando spazio all’attuazione del piano Mengozzi.
“Non lasciamoci impantanare nelle secche di una trattativa sterile e fallimentare”, afferma la Confederazione Unitaria di Base. “Il piano deve essere ritirato e ridisegnato su nuove basi. La minaccia dei licenziamenti e lo smembramento dell’Alitalia debbono essere respinti. Deve essere un piano di rilancio, che crei occupazione e non licenziamenti e disoccupazione come l’attuale”.
In effetti, la tabellina di marcia degli incontri ministeriali risulta palesemente disattesa. Essa prevedeva, per il 31 gennaio scorso, un incontro conclusivo a Palazzo Chigi, preceduto il 27 gennaio da un propedeutico incontro presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, alla presenza, oltre che del viceministro Mario Tassone, anche dello stesso ministro Pietro Lunardi, il quale ha però disertato la riunione.
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ROMA. 3 febbraio 2004- AgenParl - Ha preso il via, presso l’aeroporto Leonardo da Vinci di Roma, una nuova iniziativa del CUB Trasporti, una tenda - presidio permanente, luogo d’incontro e di dibattito per dare maggiore impulso e visibilità alla mobilitazione dei lavoratori del gruppo Alitalia e di tutto il comparto aeroportuale, a difesa della occupazione, “fortemente penalizzata dal contestato piano industriale Mengozzi”.
“Al presidio - annuncia un comunicato del sindacato di base - sono invitati tutti i lavoratori che operano in aeroporto e nell’indotto aeroportuale, qualunque sia l’appartenenza sindacale, accomunati dallo stesso spirito e dalla stessa ferma volontà di salvare l’azienda e il proprio lavoro dalla rovina alla quale viene condotta da un’accolita di dirigenti sciuponi, da sindacalisti burocrati e da politici da prima Repubblica”.
Come già avvenuto nel periodo prenatalizio presso il Centro direzionale Alitalia alla Magliana, il presidio servirà, “attraverso il confronto diretto e permanente tra lavoratori e tra questi e rappresentanti delle istituzioni, nazionali e territoriali, a creare una forte movimento di contrapposizione alle politiche di liberalizzazione e privatizzazione del trasporto aereo italiano e, in particolare, a bloccare il piano di smembramento e dissoluzione del gruppo Alitalia, voluto da Mengozzi, dalla sua dirigenza e dai suoi fautori”.
“Soltanto con il coinvolgimento attivo e responsabile di tutti - affermano i sindacalisti del Settore aereo della CUB Trasporti - potrà essere sconfitto, prima che sia troppo tardi, il disegno di quanti - forse operando in accordo con lobby economico - politiche italo - straniere - da anni tentano di consumare un lucroso affare sulle spoglie della nostra compagnia di bandiera”.
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"Ansa on line"
FIUMICINO - All'aeroporto di Fiumicino alcune centinaia di dipendenti Alitalia, per lo piu' dei reparti dell'area tecnica, hanno dato vita ad un corteo di protesta partito dal piazzale antistante la mensa e che ha raggiunto i terminal dello scalo, dividendosi in due tronconi: uno sfila sull'anello viario delle partenze, un altro su quello sottostante degli arrivi. Alla protesta partecipano anche gli addetti alle biglietterie, ai check-in, ai banchi d'informazioni che, tuttavia, restano pero' funzionanti sia pure con personale ridotto.
Uno spiegamento di agenti di polizia e carabinieri e' impegnato nella sorveglianza sia davanti che dietro al serpentone di ''tute verdi'', che scandisce slogan e fa trillare fischietti.
La mobilitazione sta creando dei rallentamenti agli automobilisti che, una volta lasciata l'autostrada, devono impegnare le rampe di accesso che conducono alle aerostazioni e l'Alitalia e' stata costretta a cancellare cinque collegamenti in partenza ed altrettanti in arrivo sulle stesse rotte. Si tratta dei voli per Dublino, Parigi, Bruxelles, Catania e Palermo.
I rappresentanti sindacali, prima della partenza del corteo, hanno espresso ''insoddisfazione per l'andamento delle trattative sul piano industriale della compagnia: il governo non ha dato risposte concrete sugli assetti strategici da noi richiesti''.
03/02/2004 11:45
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"Corriere on line"
03 feb 11:27
FIUMICINO (Roma) - L'Alitalia ha cancellato alcuni voli all'aeroporto romano di Fiumicino in seguito alla nuova mobilitazione dei dipendenti. Per ora sono state soppresse le partenze per Dublino, Parigi, Bruxelles, Catania e Palermo. Il corteo dei manifestanti si e' intanto diviso in due gruppi, uno occupa la pista delle partenze, l'altro quella degli arrivi.
(Agr)
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"La repubblica on line"
Alitalia, corteo di lavoratori concellati dieci voli
ROMA- Cinque voli in partenza e cinque in arrivo all'aeroporto di Fiumicino cancellati. Queste le prime conseguenze di un'agitazione dei dipendenti Alitalia che stanno sfilando in corteo sia sull'anello viario delle partenze che su quello degli arrivi. L'Alitalia, per ora, ha dovuto cancellare i voli in partenza ed in arrivo da: Dublino, Parigi, Bruxelles, Catania e Palermo. Nelle strade che portano all'aeroporto il traffico automobilistico è pressoché fermo. Le rampe di accesso ai terminal sono bloccate, mentre il flusso degli automobilisti in uscita dall'autostrada Roma-Fiumicino, rallentata anch'essa nella parte terminale, viene fatto convogliare su una strada secondaria fino all'area tecnica.
Da qui, e sono già decine, i viaggiatori sono costretti a percorrere le ultime centinaia di metri a piedi per raggiungere le aerostazioni. Alcuni, seccati, hanno riferito di "rischiare così di perdere il proprio volo". Il corteo, nel frattempo, è stato bloccato all'altezza del terminal dei voli nazionali: tra breve è atteso il ricongiungimento con i lavoratori giunti dal Centro Direzionale della compagnia alla Magliana.
(3 febbraio 2004)
Liberazione 31 gennaio 2004 (in breve)
Anche il secondo incontro in Unione Grafici non ha prodotto ancora alcun risultato utile. La direzione ha confermato che non ci sono alternative ai 6 licenziamenti. «Non possono bastare motivazioni generiche al gruppo Océ che ha due aziende in Italia con oltre 700 addetti e non riesce a trovare possibili soluzioni alternative ai 6 licenziamenti», scrivono in un comunicato i lavoratori e i sindacati di base. Perciò è stato deciso di respingere al mittente le ferie forzate e di continuare le iniziative di protesta. Lunedì mattina i 6 lavoratori (di cui tre invalidi gravi) si presenteranno al lavoro normalmente in via Berchet 2 a Milano. E poi, eventualmente, anche alla Bmg Ricordi di Sesto Ulteriano e alla Ocè di Cernusco sul Naviglio. E' previsto un altro incontro il 5 febbraio pomeriggio con la direzione Ocè B. S.
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La Gazzetta della Martesana 1febbraio 2004
Sei posti a rischio
Licenziamenti in vista all’Océ: mobilitazione tra i lavoratori
Cernusco S/N – La Océ B.S. (248 addetti in Italia, facente parte del gruppo Océ con 23.000 addetti nel mondo) ha avviato al procedura per il licenziamento collettivo dei 6 lavoratori del centro posta e invio promozioni della sede di via Berchet di Milano della Ricordi (oggi del gruppo BMG). Tre anni fa il lavoro e i lavoratori sono stati passati da BMG Ricordi a Océ. Alla scadenza del contratto, BMG Ricordi non ha rinnovato “l’appalto” e si è ripresa all’interno il lavoro. Ocè ha così avviato, il 16 gennaio, la procedura dei licenziamenti collettivi. La Cub ha contestato le motivazioni dei licenziamenti e ne ha chiesto il ritiro visto che “Océ in Italia ha due societàà e oltre 700 lavoratori e non è sostenibile che non sia in grado di reimpiegare i lavoratori”. Si sono svolte assemblee che hanno votato la disponibilità allo sciopero. Le assemblee continueranno anche nella sede centrale di Cernusco con l’obiettivo di fra rientrare i licenziamenti e preparare un eventuale sciopero.
(ASCA) - Roma, 30 gen - ''Risulta molto alta, con punte tra il 95 e il 100% nelle aziende di Napoli, Venezia, Bologna, l'adesione allo sciopero nazionale di 24 ore promosso dal Coordinamento dei Sindacati di Base del Trasporto Pubblico Locale. ''Nonostante le aziende e i rappresentanti locali di Cgil, Cisl e Uil abbiano messo in campo iniziative che rasentano il comportamento anti sindacale, nonostante si sia all'ennesimo sciopero del settore i lavoratori - si legge in un comunicato - hanno dato una ulteriore risposta di lotta a meno di 24 ore dalla scadenza fissata dai sindacati confedrali per firmare definitivamente l'accordo contestato del 20 dicembre''. ''E' evidente la rappresentativita' del sindacalismo di base in categoria. Le citta' in cui esistono
da tempo e sono radicate le strutture di base sono quelle che hanno dato le risposte piu' imponenti - Venezia, Bologna, Trieste, Napoli, Cagliari, Roma, Bari, Potenza, Firenze, Torino per citare solo le maggiori -; ora non esistono piu' scuse per tenerci fuori dal tavolo di trattativa'' ha dichiarato Pierpaolo Leonardi del Coordinamento nazionale Cub.
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30 gen 12:26
ROMA - In netto contrasto con quanto comunicato dalle aziende di trasporto locali, i sindacati degli autoferrotranvieri annunciano adesioni molto alte per lo sciopero di oggi. In grandi citta' come Firenze, Bologna e Napoli la percentuale di lavoratori che avrebbe incrociato le braccia sarebbe del 90% e oltre. Il dato medio per le linee di trasporto a Roma si aggirerebbe invece attorno al 70%. (Agr)
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30 Jan 2004 12:34
ROMA (Reuters) - E' in corso da questa mattina lo sciopero nazionale degli autoferrotranvieri, e i sindacati di base già rivendicano il successo dell'iniziativa, anche se il cartello delle aziende del trasporto locale fornisce dati diversi, che indicano una partecipazione più limitata.
"La gente sciopera ancora, anche se siamo al dodicesimo sciopero dal primo gennaio 2002", ha detto questa mattina a Reuters Pierpaolo Leonardi, coordinatore nazionale della Confederazione Unitaria di Base. "Questa è una bocciatura sonora del contratto firmato il 20 dicembre".
Il Sincobas parla in un comunicato di "alta adesione dei lavoratori", ma non fornisce cifre. Cifre che possono variare anche da un singolo turno all'altro, dunque bisogna aspettare stasera o domani per avere un quadro definitivo della situazione.
Leonardi ha citato i dati registrati dalla sua organizzazione in singole città, registrati in mattinata. A Catanzaro avrebbe scioperato il 90% dei lavoratori, come a Napoli e Firenze. A Brescia l'80%, a Bari l'84-85%, a Venezia e Bologna il 95%. Lo sciopero non riguarda Milano, dove invece si astengono dal lavoro i tassisti per un'altra vertenza col Comune e città come Gioia Tauro, Brindisi e Potenza, dove la protesta c'è già stata o avverrà nei prossimi giorni. Nella capitale la metropolitana funziona, pur se con rallentamenti.
L'Asstra, l'associazione delle aziende di trasporto locale, fornisce cifre diverse.
Per quanto riguarda Napoli, Asstra indica un'astensione dal lavoro del 46%. A Venezia lo sciopero ha toccato il 75% di astensioni, a Brescia il 35%, a Bologna il 70%, a Torino, il 20%, a Palermo il 19%. I trasporti extraurbani di Taranto sarebbero fermi solo al 15%. A Savona il trasporto sarebbe regolare, a La Spezia allo sciopero avrebbe partecipato il 22% dei lavoratori, a Cagliari il 28,4%.
Per quanto riguarda Roma, l'Atac dice che alle 11 l'adesione dei lavoratori allo sciopero era del 49,8% per bus e tram e del 49% sulle linee periferiche gestite dalla Sita, mentre la metro e la linea Roma-Ostia sono aperte, anche se i treni subiscono rallentamenti. Chiusa invece la Roma-Pantano.
In generale sono state rispettate le fasce di garanzia per gli utenti -- almeno quella del mattino, terminata intorno alle 8.30 -- previste dalla normativa sullo sciopero. Gli unici problemi, secondo i Cub, si sarebbero registrati a Venezia, per i collegamenti con le isole.
"L'azienda voleva sapere ieri quanti lavoratori avrebbero scioperato, cosa illegittima, per sapere come organizzare il servizio. I lavoratori hanno detto tutti che avrebbero lavorato, ma oggi in servizio c'erano solo sei dipendenti con contratto di formazione", ha detto Leonardi.
Nella capitale, come già accaduto nei giorni scorsi a Milano, ieri sera è stato firmato un accordo integrativo locale per 306 euro - da distribuire in 12 mensilità -- che va ad aggiungersi a quello nazionale sottoscritto il 20 dicembre scorso. Il contratto nazionale viene contestato dai Cobas, che chiedono 106 euro di aumento lordo mensile (contro gli 81 concessi dall'accordo nazionale) e 3.000 euro di una tantum per il mancato pagamento degli aumenti originati dall'adeguamento delle buste paga all'inflazione programmata negli ultimi due anni.
Domani intanto Cgil, Cisl e Uil (che insieme a Ugl hanno firmato l'accordo nazionale) devono sciogliere ufficialmente la riserva sul contratto, che è stato al centro delle assemblee locali dei lavoratori nelle scorse settimane.
Ma i sindacati di base chiedono ai confederali di non presentarsi al tavolo domani dicendo, come fa il Sincobas, che "la vicenda del contratto bidone... non è chiusa. Questo è il messaggio chiaro che oggi mandano i lavoratori a Cgil, Cisl e Uil che si apprestano a rendere definitiva... la truffa del 20 dicembre"
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(ANSA) MILANO, 30 GEN La Confederazione unitaria di base (Cub) parla di ''successo'' per lo sciopero indetto per tutta la giornata di oggi nel gruppo Telecom contro le esternalizzazioni e ''il peggioramento delle condizioni lavorative'': il sindacato di base sostiene che l'80% dei lavoratori ha aderito all'agitazione in Tim e il 30% nella capogruppo Telecom. La protesta e' stata indetta anche da Cobas e Snater.
Nell'ambito dello sciopero sono stati attuati presidi a Roma, Milano, Firenze, Bologna e Venezia. A Roma una delegazione secondo quanto rende noto la Cub - si e' incontrata con il capogruppo alla Camera dei Ds, Luciano Violante.
''Siamo in strada ha spiegato Walter Montagnoli, uno dei coordinatori nazionali del sindacato di base per dire no alla cessione di parti importanti dell'azienda e all'espulsione di migliaia di lavoratori con enormi spese anche per lo Stato. Si parla di aumento dell'eta' pensionabile e poi si concede alla Telecom la mobilita' per dipendenti perfettamente in grado di rimanere nel sistema produttivo''.
(ANSA).
30-GEN-04
Il personale di terra di Adr Handling interrompe il lavoro -Centinaia di passeggeri in attesa di imbarcarsi o dei bagagli -Fiumicino, sciopero improvviso tre ore di blocco dei voli-Corriere della sera on line (16 gennaio 2004)
IL PREFETTO HA DISPOSTO LA PRECETTAZIONE DEI LAVORATORI
COPIA COMUNICATO EMESSO DALL'UFFICIO STAMPA DELLA PROVINCIA DI BENEVENTO
Data martedì 13 gennaio 2004
Oggetto L'assessore Spatafora incontra i sindacati di base dei trasporti pubblici locali