SU: L'IMPATTO SUL MERCATO DEL LAVORO DELLA QUARTA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE.
La Cub ritiene che sia utile partire dal presente per affrontare il futuro, perciò ricorda che:
IL TASSO DI OCCUPAZIONE è calato dell’1,4% dal 2008 al 2016 e si è ancor più allargato il divario tra Mezzogiorno e Centro-Nord; gli occupati di queste aree sono più del 6% inferiori a quelli del 2007.
La politica economica del governo Renzi è un incubo per lavoratori, disoccupati e pensionati e un sogno realizzato per il padronato. Il governo vende un piano per il lavoro che non avrà effettisul piano occupazionale ma produrrà solo più precarietà e cancellerà le residue tutele.
CAMBIA L'APPALTO NEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE DELL'ARMA DEI CARABINIERI E SI STRAVOLGE LA VITA A MIGLIAIA DI LAVORATRICI E LAVORATOR. 1° MAGGIO da FESTA del LAVORO alla "FESTA" dei LAVORATORI !
Relazioni di: Avv. Silvia Comolli: IL NUOVO CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI (CTC).Avv. Giovanni Sartori: I NUOVI AMMORTIZZATORI SOCIALI CIG e NASPI.Avv. Alberto Medina: RICADUTE DELLA PRECARIZZAZIONE NEI RAPPORTI DI FORZA SUL PIANO DELLA FORZA CONTRATTUALE INDIVIDUALE E COLLETTIVA.
La Cub da tempo rivendica quattro tipi di contratti (a tempo indeterminato, a tempo determinato, apprendistato, part time) e il superamento delle infinite forme di lavoro introdotte per precarizzarlo.
Cub ritiene inaccettabile il contenuto del decreto perché, malgrado gli annunci, le tipologie contrattuali continuano a rimanere infinite e l’elenco delle possibili 46 forme disponibili viene solo scalfito con il restringimento del lavoro a progetto e il superamento del lavoro in partecipazione.
Il CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI È SOLO LIBERTA' DI LICENZIARE - Il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, pomposamente presentato come strumento per aggredire la precarietà e la disoccupazione, prevede in realtà la liberalizzazione dei licenziamenti per giustificato motivo oggettivo per i quali è abolito sempre il rientro in fabbrica anche in caso di licenziamento illecito. Chi sarà assunto con questo contratto può quindi essere licenziato in qualsiasi momento a discrezione del padrone. Di indeterminato c’e solo il momento in cui il padrone lo farà e l'abolizione dei diritti e delle tutele completa la separazione tra diritti e lavoro; la crisi viene utilizzata per affermare l'idea del “purché sia un lavoro”.
Rinunce e sacrifici, questo stanno chiedendo sempre di più i padroni (nazionali o internazionali) che, approfittando della crisi economica, da loro stessi creata con la speculazione finanziaria, pretendono di mettere in ginocchio il mondo del lavoro e distruggere ogni tipo di tutela ancora presente nello stato sociale dei nostri paesi.
Una classe politica connivente e sindacati consociativi ammutoliti si prestano a dare sempre maggiori garanzie al profitto dei padroni.
La Cub giudica positiva la presentazione dei due DDL sull’istituzione di un reddito minimo perché pongono una questione reale anche se in termini insufficienti.
Chi è senza lavoro o ha reddito insufficiente deve poter contare su un reddito minimo e servizi sociali gratuiti senza limiti di tempo.
CUB:Conferma la propria contrarietà sull’insieme del Jobs Act e le ragioni per una opposizione radicale.
dell’attività lavorativa individuale e alla flessibilità dell’orario; respingendo il ricatto della “societarizzazione” .
Durante la due giorni di voto l’azienda ha chiesto insistentemente che i lavoratori dichiarassero se avevano votato o meno per spingerli a recarsi a votare.
Sabato 10 gennaio presso il DLF in via Alamanni alle ore 10,00. La CUB di Firenze parteciperà alla iniziativa einvita tutti coloro che si sono ritrovati nelle motivazioni dello sciopero generale del 14 nov. a partecipare ed intervenire.
Flash Mob a L.go Cairoli, davanti alla Borsa e in P.zza della Scala. Il percorso della manifestazione, come sciopera il trasporto pubblico.
Apri l'articolo per guardare le foto delle manifestazioni svoltesi nelle maggiori città d'Italia
Il governo vende un piano per il lavoro che non avrà effetti sul piano occupazionale ma produrrà solo più precarietà e cancellerà le residue tutele. In contemporanea, la legge di stabilita 2015 taglia di 15 miliardi di spesa pubblica riducendo ancor più occupazione, servizie redditi dei ceti popolari.
LUNEDI'' 14 APRILE ORE 17,30 CIRCOLO "IL PROGRESSO" VIA VITTORIO EMANUELE II N. 135 - FIRENZE