Comunicato stampa dei sindacati di base delle Poste: CUB e Cobas, in occasione dello sciopero generale del 20 maggio 2022.
Cresce l’escalation verso la guerra. Sono passati ormai più di due mesi e all'orizzonte non si riesce a scorgere un benché minimo miglioramento della situazione.
A parte gli annunci di facciata della più grande azienda italiana e del fatto che poste italiane si avvale, fregiandosene, di un codice etico che dovrebbe promuovere la valorizzazione del personale,
Mappare tutti i dipendenti, avere il quadro reale della diffusione del coronavirus, in modo da isolare i positivi, curarli al meglio, impedire il propagarsi della trasmissione, contribuire così a contenere l'epidemia è la misura necessaria, prioritaria, che rivendichiamo debba fare l'azienda ai propri dipendenti. A tutti.
Se c'è una cosa su cui concordano l'Azienda e i sei sindacatoni di categoria è che le Poste sono estranee a quello che accade negli altri posti di lavoro; che siamo un'isola a se stante; che quanto succede agli altri lavoratori, su di noi non ha influenza alcuna. Niente di più falso.
Il sestetto sindacale informa i lavoratori che sulla “trattativa” del Premio di Risultato l'Azienda, dopo aver intascato lauti profitti, distribuiti i divendi di Borsa ai soci azionisti,
Con lo sciopero del 4 giugno il sindacalismo di base delle Poste è tornato in piazza portando intere le rivendicazioni dei lavoratori:
Vogliamo in questo momento luttuoso condividere il cordoglio con i familiari e sentirci partecipi allosgomento e al dolore dei colleghi del CMP di Napoli.
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Prof. Giuseppe Conte Palazzo Chigi — Roma
Al Ministro della Salute On. Roberto Speranza
A Poste Italiane SpA
La diffusione del virus si è estesa al mondo, è “incontrollata”, è dichiarata la pandemia!
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Prof. Giuseppe Conte
Palazzo Chigi
Roma
Le scriventi, con nota del 23/02/2020, hanno richiesto a Poste Italiane la fornitura di “mascherine, guanti e disinfettanti per le mani”, su tutto il territorio nazionale e per tutti i lavoratori di Poste Italiane.
Mentre la commissione di garanzia si preoccupa di imbavagliare le lotte dei lavoratori inibendo di fatto tutte le indizioni di sciopero in corso per il 9 marzo con una pretestuosa violazione in casi di ‘stato di emergenza’, dall'altra parte Poste come tutte le aziende non usa certo le basilari accortezze per salvaguardare utenti e lavoratori: sono arrivate mascherine, guanti, disinfettanti in tutti gli uffici?
Milano, 5 febbraio 2020
Spett.Ie
Poste Italiane S.p.A
Relazioni Industriali
Fax 06/59587979
E non di qualche decina o centinaia ma di decine di migliaia di posti di lavoro.