Comitato di lotta torineseper il sostegno ai lavoratori della FIAT
Banca Popolare Etica, Ag. di Padova, c/c pro n. 511610 intestato a Comitato di Lotta Torinese per il Sostegno ai Lavoratori della Fiat, codice ABI 5018, CAB 12100.
Il Comitato ha riferimento presso la sede dei Sin.Cobas, via Nichelino 14, tel. 011-3160118, la sede RdB, corso Marconi 13, tel. 011-655454, la sede CUB Scuola, C.so Regio Parco 31, tel. 011-282929 a TORINO.
Agnelli vuole mettere in cassa integrazione oltre 8.100 lavoratori di cui la metà sono già dichiarati licenziati senz’appello.
All’alfa di Arese sono previsti oltre 1.000 cassintegrati la chiusura della carrozzeria e delle costruzioni sperimentali e il trasferimento di tali lavorazioni alla Fiat di Torino e Pininfarina.
Ciò per l’Alfa di Arese significa nei fatti la chiusura definitiva.
Contro i licenziamenti alla Fiat, in difesa dell’Alfa di Arese, uniamo la lotta dei lavoratori a quella degli studenti! Ogni cassintegrato, ogni licenziato alla Fiat significa un ulteriore pesante arretramento nelle condizioni di lavoro per tutti i lavoratori dipendenti e per chi nel mondo del lavoro ci vorrà entrare in futuro.
All’assemblea saranno presenti i delegati sindacali e i lavoratori dell’Alfa , altri delegati sindacali e lavoratori di aziende in crisi, studenti medi e universitari.
Mobilitiamoci insieme per fermare questo scempio.
Costruiamo insieme una grande manifestazione cittadina.
UNITI SI VINCE NO ALLA CHIUSURA DI Arese
NO ALLA DEINDUSTRIALIZZAZIONE E AL LAVORO PRECARIO
RSU ALFA DI ARESE (FLMUNITI-CUB SLAI-COBAS,FIM,FIOM,UILM)
ALFA: Consegnato dai lavoratori di Arese al Ministro del Lavoro un sacco di carbone e una lettera di seguito riportata con le motivazioni.
Al Ministro del Lavoro
A Lei sembra perfettamente normale che Arese sia destinato alla chiusura che migliaia di persone siano poste in cassa integrazione a zero ore, che perdano il lavoro, debbano adattarsi a un reddito da sussistenza.
Si tratta di persone che, a differenza quanto capita a Lei, non hanno un accesso facile ai media, non suscitano curiosità per quanto riguarda i loro usi e costumi, non decidono della sorte altrui e, troppo spesso, nemmeno della propria.
La crisi del gruppo Fiat e la sorte di migliaia di lavoratori e del tessuto sociale che li circonda è stato trattato come problema strettamente economico e politico, uno degli accidenti che caratterizzano l’ordinato svolgimento della produzione.
Con lo spirito vivace che lo caratterizza il capo del governo dall’alto delle decine di migliaia di miliardi del suo patrimonio personale, ha avuto la simpatica idea di sostenere che i cassaintegrati sono mantenuti dalla comunità e che, se hanno problemi, possono darsi al secondo lavoro.
Probabilmente nessuno lo ha informato del fatto che la cassa integrazione è pagata con i contributi che gravano sui lavoratori dipendenti e che copre le retribuzioni al massimo per il 60%.
Noi crediamo che quanto deciso con l’accordo di programma sia inaccettabile e che :
Il lavoro sia ridistribuito fra tutti i lavoratori e gli stabilimenti del gruppo.
In ogni caso, il governo si impegni ad erogare ai lavoratori Fiat in Cigs l’80% della retribuzione così come sostenuto da Berlusconi e dal Ministro del lavoro.
Ai lavoratori in cassa integrazione che sono in affitto sia dato un contributo all'affitto pari al 90% del canone di locazione sostenuto attraverso l'aumento delle disponibilità finanziarie del fondo sociale della legge 431/98 ripartito alle regioni interessate.
I lavoratori che stanno sostenendo mutui per l'acquisto della casa siano esentati dal pagare gli interessi sui mutui e che questi siano a carico dello stato.
I lavoratori proprietari di alloggi utilizzati come prima casa siano esentati dal pagamento dell'ICI a partire dal saldo di dicembre.
Gli enti locali coprano le spese per mense scolastiche, acqua, luce e gas per i cassaintegrati.
Oggi le consegniamo a nome dei lavoratori di Arese un sacco di carbone, perché questo è quello che essi stessi e le loro famiglie, bambini compresi, concretamente hanno avuto dall’accordo di programma anche da Lei condiviso.
lunedì 23 alle 11,00 una delegazione di lavoratori di Arese accompagnati da Babbo Natale consegnerà a Milano presso la sede ministeriale al Ministro del lavoro Maroni un segno tangibile di “ringraziamento” per il ruolo svolto dal ministro in difesa di Arese.
Una iniziativa analoga si svolgerà martedì 24 a Torino con partenza alle 10 da P.zza Castello per raggiungere la villa di Agnelli per “festeggiare” la vigilia di Natale.