Alfa:Assemblea per respingere il progetto di risanare la Fiat chiudendo Arese ed aumentando lo sfruttamento e le flessibilità negli altri stabilimenti
Per domani Venerdì 8 ottobre ’04 la FlmUniti-Cub ha indetto un’assemblea alle ore 9 per tutti i lavoratori in cigs delle carrozzerie e delle meccaniche, per discutere e valutare la grave decisione della Fiat di chiudere tutte le attività produttive ad Arese, quantunque esistano tutte le condizioni per costruire una prospettiva produttiva allo stabilimento, attraverso la costituzione del polo delle auto di lusso e sportive Alfa, Ferrari e Maserati e partecipando direttamente al polo della mobilità sostenibile.
Purtroppo trova conferma quanto la FlmUniti-Cub sostiene da tempo: la Fiat non dispone di risorse per fare i necessari investimenti e, guardando alla Turchia ed alla Polonia, propone sempre la stessa ricetta: licenziamenti e più sfruttamento e flessibilità per chi resta.
Questa è una cura già praticata nell’ultimo decennio e non ha risanato la Fiat; sarebbe il caso quindi che si prendesse atto dei fallimenti conseguiti e si voltasse pagina, anche delineando nuovi assetti societàari con risorse pubbliche e private.
Saranno anche discusse adeguate nuove iniziative di lotta.
8 ottobre ’04
Arese: una svolta per cambiare, un patto di ferro tra lavoratori e organizzazioni per non ripetere le scelte del passato, rinsaldare le fila, sviluppare lotte e far partire un piano alternativo costruito per:
La decisione della Fiat di far cessare la produzione del motore sei cilindri ad Arese è il segno evidente del perdurare della crisi dell’intero comparto auto e del disimpegno totale dall’area Lombarda.
Acquisito con 15000 dipendenti nel 1987, lo stabilimento di Arese ha perso 14000 lavoratori ai quali occorre aggiungere i licenziati per la chiusura degli stabilimenti Autobianchi di Desio e Innocenti di Lambrate.
E’ l’atto finale della gestione dell’acquisizione dell’Alfa Romeo, marchio prestigioso annegato nel pantano della Fiat. Un salasso occupazionale di dimensioni inaccettabili generato da ragioni finanziarie (debiti cumulati), industriali (rinnovo dei modelli) e societàarie (crisi dell’accordo con GM).
L’ordine delle ragioni non è casuale ma rappresenta quel circuito perverso che porta ad allargare la crisi e mai a superarla. Mancano risorse per rinnovare la gamma; il mancato rinnovo della gamma non fa recuperare quote di mercato, tanto meno permette di fare innovazione; lo stallo dell’accordo con GM impedisce di definire scenari futuri.
Un tale intreccio di questioni impone ai lavoratori ed alle organizzazioni sindacali l’obbligo di definire un quadro di interventi non ordinario per difendere l’occupazione e per tentare di rilanciare il settore auto in Italia.
Finanza- L’esposizione finanziaria della Fiat è arrivata a livelli record. Esiste il rischio concreto che l’anno prossimo le banche diventino proprietarie della Fiat; gli attuali Agnelli non sembrano intenzionati ad immettere altro capitale nell’auto, in aggiunta a quello ricavato dalla cessione di alcune aziende. Dopo aver riscosso lauti dividendi, accresciuto il volume dei debiti malgrado interventi insufficienti sull’auto, la famiglia Agnelli paghi i debiti e si faccia da parte per evitare ulteriori danni, come sosteniamo dal 2002.
Gm - L’accordo del 2000, concepito dalla proprietà come un vincolo favorevole per disfarsi della Fiat, è diventato un vincolo negativo per la Fiat. Non ha portato risorse e non ha portato sviluppo nella motoristica. Impedisce inoltre che si valorizzino prodotti ancora di valore, marchio Alfa in primis, perché, nella logica dell’accordo, tutto il comparto auto deve restare unitario.
Dall’accordo ha guadagnato solo Gm: utilizzando il piccolo diesel, perfezionando, con i tecnici Alfa, il motore per la gamma alta che produrrà in Australia. Per ultimo ha chiuso la produzione del motore sei cilindri ad Arese e venderà il suo alla Fiat. Finora non ha partecipato all’aumento di capitale e su questa scelta si possono fare solo ipotesi: far precipitare ulteriormente la crisi per acquisirla al minor prezzo possibile, oppure svincolarsi dall’impegno di acquisto. Se Gm si disimpegna, occorre trovare risorse per investire sul rinnovo della gamma; ciò può avvenire con altri partners o con intervento diretto dello stato o le regioni sui cui territori sono allocati gli stabilimenti.
Politica industriale- Con adeguate risorse, potrebbe decollare un serio rinnovo della gamma evitando doppioni e sovrapposizioni di modelli. E’ irrinunciabile investire su ricerca e produzione di auto compatibili con l’ambiente in coerenza con la tendenza futura del settore.
Bisogna lavorare su obiettivi più articolati. Ad esempio: costruire un nuovo assetto societàario per Arese su cui convogliare risorse locali di privati e fondi pubblici finalizzato a due iniziative:
Pensando al rilancio e al recupero di quote di mercato “decenti” occorre mantenere aperti tutti gli stabilimenti, bilanciare le produzioni e distribuire il lavoro. Adesso che anche a Melfi si è recuperata in parte la differenza retributiva e normativa è più facile superare i ricatti dell’azienda. Se ad Arese passa la cessazione dell’ultima attività produttiva esistente cosa resta? Solo Progettazione e Stile con neanche mille lavoratori tra operai e impiegati, anch’essi con il lavoro in scadenza.
La Flmuniti-Cubsi batte per:
A sostegno di questi obiettivi è necessario costruire un largo consenso tra i lavoratori, le organizzazioni sindacali presenti in fabbrica ed una larga solidarietà dei cittadini e delle istituzioni.
La Flmuniti-Cub propone un patto tra lavoratori e organizzazioni che comprenda obiettivi, gestione unitaria e condivisa delle lotte, delle trattative e delle decisioni anche per evitare le esperienze negative del passato, che hanno visto una prima fase di grande unità, una seconda di rapporti non unitari e una finale che ha visto parte delle organizzazioni firmare l’accordo di cassa.
Le lotte di questi ultimi tempi, dagli autoferrotranvieri a Melfi, hanno dimostrato una grande disponibilità dei lavoratori a difendere i loro diritti in ordine alle condizioni economiche e di lavoro ed i limiti delle organizzazioni sindacali confederali a cogliere queste esigenze.
La difesa dell’occupazione ad Arese deve rappresentare la svolta nella gestione delle situazioni di crisi: non più funerali più o meno dignitosi, accompagnati da cigs e mobilità ma ambiziosi progetti di sviluppo utili ai lavoratori ed al paese.
Milano 22-9-04
FLMUniti ALFA-Arese
comunicato stampa . La societàà Profit, che aveva avviato con lettera del 6 luglio la procedura dei licenziamenti collettivi per 8 lavoratori (motivandola con il trasferimento di alcune produzioni televisive) nell’incontro del 16/9 ha deciso di licenziarne 5 dando un bonus di 47.000 euro in totale.
Profit insiste con i licenziamenti.
Negli incontri sindacali di ieri 16 settembre la Direzione Profit ha prima per bocca del suo presidente Lagostena Bassi spiegato le buone prospettive future del gruppo e poi però ci siamo comunque trovati di fronte la proposta di licenziare 5 lavoratori.
Addì, 9 maggio 2004
Presso la sede della Confindustria in Roma,
tra Fiat Auto e SATA E le Organizzazioni Sindacali, CGIL, CISL, UIL, UGL, FIM/ UILM, FIOM, FISMIC, UGL Metalmeccanici e la RSU di SATA è stata siglata la presente ipotesi di intesa.
Fermo restando l'orario giornaliero attuale, a partire da luglio 2004, sarà riarticolato il meccanismo di turnazione degli operai addetti o collegati al ciclo produttivo oggi presente nello stabilimento di SATA al fine di superare la criticità derivante dalla cosiddetta doppia battuta.
In conseguenza di quanto sopra il nuovo schema di orario prevederà una settimana a 6 giorni lavorativi e una a 4 giorni, secondo quanto previsto negli allegati Al, A2 e A3.
L’articolazione dei turni avverrà secondo lo schema di turnazione settimanale di seguito indicato: 3°-2°-1° Nella settimana a 4 giorni saranno fruiti due giorni consecutivi di riposo secondo il seguente schema:
A far data dal gennaio 2005, fermo restando il meccanismo della turnazione 6 giorni una settimana e 4 giorni (a settimana successiva come sopra definito l’orario giornaliero passerà da 7 ore e 15 minuti a 7 ore e 30 minuti con la mezz’ora di refezione a fine turno.
I 15 minuti di permesso annuale retribuito (PAR) oggi distribuiti nell'orario individuale giornaliero, pari a 57 ore e 30 minuti all'anno, saranno accorpati e fruiti in gruppi di 8 ore così come previsto dalle vigenti norme.
A partire dal mese di luglio, la Commissione Fabbrica Integrata e la Commissione Servizi Aziendali, opereranno per verificare le tematiche relative alla modifica dell'orario giornaliero e proporre ipotesi di soluzione alle problematiche individuate anche in relazione alle condizioni tecnico-organizzative.
Per quanto riguarda la manutenzione, l'attività lavorativa normalmente previste per il turno montante alle ore 22 del sabato antecedente la Pasqua e per quello montante alle ore 14 della domenica di Pasqua sarà sospesa.
La copertura retributiva avverrà mediante l'utilizzo di un PAR colleffivo maturato e fruibile.
Nei suddetti turni, con particolare riferimento a quello montante alle ore 22 del sabato verranno comandati al lavoro gli addetti alle attività di manutenzione strettamente necessari in relazione alle esigenze tecniche, organizzative e di sicurezza degli impianti. Gli interessati riceveranno comunicazione individuale.
La maggiorazione per .1 lavoro notturno dalle ore 22 alle ore 6 sarà progressivamente armonizzata alla maggiorazione Fiat Auto secondo le seguenti
tempistiche: luglio 2004 dal 45% al 52,50%; - luglio 2005 dal 52,50% al 56,50% luglio 2006 dal 56,50% al 60,50%
La maggiorazione per il lavoro notturno dalle ore 18 alle ore 22 sarà armonizzata con quella di Fiat Auto secondo le seguenti tempistiche: luglio 2004 dal 25% al 26,50% -luglio 2005 dal 26,50% al 27/50%
A decorrere da luglio 2004, relativamente al calcolo dell'indice di assenteismo al livello di Stabilimento/Unità/Ute non concorreranno, secondo la progressione sotto indicata, a determinare l'indice di assenteismo le assenze in materia di assistenza ai portatori di handicap contemplate dalla legge 104/92, le assenze in materia di congedi parentali di cui alla legge 53/2000, i permessi sindacali retribuiti per la RSU, i permessi per donazione sangue e per dialisi.
Le assenze sopra riportate sono neutralizzate per il calcolo dell'indice di assenteismo secondo le seguenti tempistiche: da luglio 2004 per il 50%.- da luglio 2005 dal 50% al 75°/o - da luglio 2006 dal 75% al 100%
Con le competenze del mese di luglio di ogni anno verrà liquidato in un'unica soluzione un importo pari a 240 Euro derivante dall'accantonamento delle quote effettivamente maturate di 20 Euro mensili relative al Premio di Competitivita -parte Variabile per il periodo gennaio-giugno e dall'anticipo delle stesse quote mensili per il periodo luglìo-dicembre.
In caso di risoluzione del rapporto di lavoro o dI mancata maturazione del Premio, L’Azienda effettuerà il conguaglio delle competenze spettanti con l’ultima retribuzione erogata. In caso di assunzione successiva al mese di luglio le quote maturate nell'anno verranno liquidate con la 13a. Le parti convengono che gli importi salariali aggiuntivi derivanti dalla presente intesa sono stati calcolati in modo da assicurare un gettito salariale (cadenzato nei diversi anni) che supera qualsiasi differenza retributiva con i trattamenti Fiat.
Le parti, nello stipulare il presente accordo, si danno atto della reciproca volontà di svilup-pare e consolidare il sistema di relazioni sindacali.
In tale quadro la valorizzazione delle risorse umane ed il loro coinvolgimento nelle logiche di impresa si pone come uno degli aspetti prioritari nella realizzazione degli obiettivi aziendali tesi al miglioramento costante della capacità competitiva.
In tale contesto nella Commissione Prevenzione e Conciliazione operante in stabilimento verranno esaminati particolari casi comportamentali nell'ambito delle relazioni in azienda che hanno dato origine a provvedimenti disciplinari sanzionati con la sospensione dal lavoro e dalla retribuzione, emanati negli ultimi dodici mesi e che non siano stati oggetto di procedure di impugnazione definite o in corso presso la magistratura del lavoro.
Saranno inoltre esaminati relativamente al medesimo periodo e nella medesima sede i casi di provvedimenti che, incorrendo nella recidiva, potrebbero dare luogo alla risoluzione del rapporto di lavoro.
La Commissione, inoltre, effettuerà trimestralmente analisi e verifiche dell’andamento qualitativo e quantitativo dei provvedimenti disciplinari anche al fine di intervenire sulle loro cause e a tal fine si riunirà entro 5 giorni lavorativi dalla richiesta dì una delle parti.
Nella Commissione Servizi Aziendali si esamineranno ipotesi di soluzioni organizzative idonee a migliorare la comunicazione da parte dei lavoratori nel 1° giorno di assenza per malattia, anche con riferimento ad esperienze già realizzate in altre aree aziendali, e da applicarsi entro il mese di luglio 2004.
Le Parti, nel confermare il ruolo fondamentale della formazione, che costituisce un elemento peculiare in SATA anche attraverso le attività e le proposte formative offerte dalla struttura del Leaming Center, ribadiscono la necessita di approfondire nella Commissione Formazione Professionale le iniziative formative che possono contribuire all’ulteriore sviluppo delle competenze delle risorse di SATA con particolare attenzione alla definizione di progetti formativi previsti dalla nuova disciplina che regolamenta la formazione continua nell’ambito di Fondimpresa.