
(ANSA) - MILANO, 10 NOV - Mentre dagli amplificatori si sente
Rino Gaetano cantare 'Il cielo e' sempre più blù, i lavoratori
del settore metalmeccanico lanciano il loro grido di rabbia
contro la chiusura delle fabbriche dell'hinterland milanese.
'La Regione non può stare a guardare. Questa la frase più
ricorrente tra i cartelli del presidio davanti al Pirellone.
Alcune centinaia di persone chiedono al presidente Roberto
Formigoni di salvaguardare l'industria locale come l'Alfa di
Arese (Milano) o la Agile (ex Eutelia) di Pregnana (Milano).
"Finora le istituzioni si sono mosse solo con gli
ammortizzatori sociali - dice il segretario generale Fiom di
Milano, Maria Sciancati - ma non basta. Bisogna salvare i posti
di lavoro, altrimenti l'intera Lombardia ne pagherà le
conseguenze".
Per Giuseppe Fiorito (Flm Uniti Cub), "ad Arese è in corso
un vero e proprio dramma. La fabbrica è stata svuotata delle
sue funzioni. Formigoni pensi meno ai progetti faraonici e si
preoccupi di più dei problemi concreti". (ANSA).